Statuto delle studentesse e degli studenti della secondaria: quali sono i principi
Nel 1998 un decreto del Presidente della Repubblica (24 giugno 1998, n. 249) dava vigenza al cd. “Statuto delle studentesse e degli studenti”, destinato a regolare, in via generale, i diritti e i doveri degli alunni della scuola secondaria. Nel 2007 veniva modificato e adattato all’ evoluzione dei tempi: principalmente si è riferito al fenomeno del “bullismo”, emerso nell’ ambito scolastico.
La “Carta” degli alunni della secondaria. Lo statuto in questione rappresenta la carta fondamentale per gli studenti che frequentano la scuola secondaria italiana, sostanzia la cittadinanza studentesca e ne legittima il sistema di rappresentanza e partecipazione. Gli obiettivi dell’articolato sono stati: certezza delle regole, riconoscimento dei diritti, rispetto dei doveri e assunzione di responsabilità, riconosciuti quali elementi basilari per un sistema d’istruzione che fra i suoi compiti ha l’educazione alla democrazia e alla cittadinanza. Lo Statuto è punto di riferimento e di orientamento, di ogni istituto, nell’ambito relativo alla stesura del regolamento e del progetto educativo: l’articolato in esame contiene le norme generali che i singoli istituti devono integrare e sviluppare attraverso un apposito Regolamento, così definendo le relazioni fra gli studenti, tra gli studenti e gli altri organi e soggettività della scuola. Lo Statuto rappresenta una sintesi degli apporti provenienti da più formazioni: il Ministero, allora presieduto da Luigi Berlinguer, gli studenti rappresentati dalle consulte provinciali, i contributi inviati dalle assemblee d’istituto.
La riforma del 2007. Nella finalità di fornire alla scuola strumenti efficaci per favorire l’integrazione di soggetti altrimenti devianti, il D.P.R. n. 235 del 2007 (peraltro corredato da una Circolare esplicativa) ha riformato l’articolato originario dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (D.P.R. n. 249 del 1998), introducendo modifiche su alcune tematiche strategiche:
- la tipologia di sanzioni disciplinari applicabili,
- la procedura di applicazione delle sanzioni,
- la previsione, ex novo, del patto educativo di corresponsabilità, che coinvolge scuola, studenti e genitori, in un progetto volto a responsabilizzare la globalità dei soggetti direttamente interessati dal percorso educativo.
La vita della comunità scolastica. E’ l’articolo 1 dello Statuto (lasciato inalterato dalla riforma del 2007) a disciplinare, in soli quattro commi, la “vita” della comunità scolastica, mettendo i paletti a importanti concetti, attraverso delle puntuali definizioni.
La scuola. Viene definita, dal comma di esordio dell’art. 1, come “luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica”.
La comunità. La scuola si identifica anche come “una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale”, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. Nell’ambito della scuola, ognuno con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire:
- la formazione alla cittadinanza,
- la realizzazione del diritto allo studio,
- lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno,
- il recupero delle situazioni di svantaggio,
in armonia con i principi contenuti:
- nella Costituzione della Repubblica Italiana,
- nella Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia (New York, 20 novembre 1989),
- nell’ordinamento italiano, e più in particolare nei cd. “principi generali”.
Le finalità. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte:
- fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni tra insegnante e studente,
- contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione della identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale,
- persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva.
I valori fondanti. La vita della comunità scolastica si basa su:
la libertà di:
- espressione,
- pensiero,
- coscienza,
- religione,
rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione,
ripudio di ogni barriera:
- ideologica,
- sociale,
- culturale.